* i H*>J& V, P/a; . — ( £>r .A, , 'vV\*Mc*. y ' i - «f* S', n Uv*W ,rwa (r lC)< j !vX ^ , ic^'VC C^J."' x lo . ~ xs~ i ■ 5#Xs , l ft, M ' 2 . PVwO >tJU , o , 1 ■■' . w t y 1C . xfixLc t Pu^^cvvO- , "i»- ' W 1 i>-^'J£JU ^^ra^c» , {*)(? . t-y.,; r) - IvAtr^- 1 *JU , K*m^cj Vna-vn U, | 1 ^ ' 1^| . ■* >-»Xi , ^ts , '*v«/* '<%* ';* u ^ * u 2o . bvck*v, - II Centenario dal la nascita di EVangelista Torricelli. . 1608-1903 ^R5 Esposizione di Faenza AGOSTO-OTTOBRE igo8. CflTflbOGO GEDERflbE della Ittostra retrospefitoa di Ceramicbe Ttaliane Edito a cura del Comitato Esecutivo dell’ Esposizione. FAENZA PREMIATA TIPOGRAFIA SOCIALE 1908. IT W T H . ' ■ ' ' . , J. • , ■ ■. . X Li- ' JH . VETKINA I. 1. Vaso etrusco in terracotta,* smaltato in nero e fi- gurato in rosso, rappresentante Minerva e un vasaio (rinvenuto a Nola). Esp. il sign. Giovanni Vanorio di Faenza. 2. Bottiglietta etrusca in terracotta rossa e nera, con figure di danzatrici. Esp. lo stesso. 3. Piccola anfora etrusca in terracotta rossa e nera, con bocca ansata e pancia in forma di masclie- rone. Esp. lo stesso. 4. Ciotola in terracotta dipinta a nero, a due anse orizzontaJi. Esp. lo stesso. 5. Pestello etrusco in terracotta nera a due anse oriz- zontali (di cui una rotta), vergato in giro a graf¬ fito. Esp. lo stesso. 6. Bottiglia etrusca in terracotta verniciata in nero, ad un’ ansa ricurva. Esp. lo stesso. — 4 — 7. Grande pestello etrusco in terracotta nera, a due anse orizzontali, accostate ciascuna da due rosette rilevate. Porta graffiti a palme egiziane e fascie circolari incise. Esp. lo stesso. 8. Piccolo pestello etrusco in terracotta nera, a due anse orizzontali frammentate con fascie circolari incise. Analogo al n. 5, a cui fa riscontro. Esp. lo stesso. 9. Brocchetto da farmacia, a smalto bianco, con deco- razioni di fiori, frutta, nastri e maschere policro- me: della fabbr. di Deruta (sec. XVI). Esp. il dott. Francesco Briganti di Perugia. 10. Vaso a rocchetto da farmacia, monocromo, con tulipani e decorazioni a fogliame, stemma genti- lizio, monogramma B | O e leggendaELL | ROSAT | M. Deruta (fin. sec. XVII). Esp. il Can.co S. Bigiaretti di Matelica. 11. Boccale farmaceutico, colorato in giallo seppia e bleu, con decorazioni a fogliami e a frutta, testa di serafino, e stemma della famiglia religiosa Camaldolese. Porta la leggenda: SY° | D | PRI- T1MO. Fabbrica di Esanatoglia (sec. XVII). Esp. lo stesso. 12. Fiala farmaceutica con paesaggio montano az- zurro e fascia gialla in giro portante la leggenda: AQ l CARD 1 SANCT. Savona (sec. XVII). Esp. lo stesso. 13. Fiala farmaceutica, monocroma, con decorazioni a liorami, e leggenda: AC() 1 DI | CAMEDRIO. De¬ ruta (sec. XVII). Esp. il Dott. Briganti di Perugia. 14. Boccale rusticano con decorazioni policrome e uc- cello caudato. Esana.toglia (sec. XVIII). Esp. il Can.co Bigiaretti di Matelica. — 5 — 15. Boccale policromo portante nella parte anteriore un’aquila bicipite nera. Esanatoglia (?) (sec. XVIII). Esp lo stesso. 16. Vaso ad oinocoe con ornati policromi e nel centro un uccello. Esanatoglia (?) (sec. XVIII). Esp. lo stesso. 17. Orciuolo per acquasanta, policromo, portante la figura della Madonna col Bambino, della fabbr. di Deruta (sec. XVII). Esp. il dott. Briganti di Perugia. 18. Vaso farmaceutico, a rocchetto, policromo, con la data 1700 , la scritta: PIOMBO | IN | LAMINE, ed in basso la ligura di S. Francesco (Deruta). Esp. il prof. E. Aruch di Perugia. 19. Boccaletta ad oinocoe, a smalto bianco, decorata da quattro costoloncini a tinta verde e reticelle seppia, della fabbr. di Deruta (sec. XV). Esp. il dott. Francesco Briganti di Perugia. 20. Lattiera a fiorami policromi. Pesaro (?) (sec. XIX). Esp. il Can.co Bigiaretti di Matelica. 21. Fiala farmaceutica con la scritta: A 1 SALVTE e lo stemma di famiglia ignota (Arma d’argento, alia fascia di rosso caricata di una burella ondeg- giante d’argento: al monte di tre cime di rosso movente dalla fascia e sostenente una croce po- tenziata del medesimo ; in basso a tre bande d’az- zurro). Della fabbr. di Deruta. Esp. il prof. Aruch di Perugia. 22. Fiala da farmacia.con la scritta: AQVA ) DI | ROSA, a colori diversi, e aquila bicipite im-periale nera sorreggente lo scettro e la spada, e caricata di uno scudetto con arma gentilizia: della fabbr. di Deruta (?). Esp. lo stesso. 23. Brocchetto da farmacia con la scritta: SY° | DI | SCOZA | DI | CEDRO, con lo stemma della fa- miglia Alberici: fabbr. di Esanatoglia. Esp. il Can.co Bigiaretti di Matelica. 24. Boccale ad oinocoe, rusticaBo, policromo. Esana- togiia. Esp. lo stesso. 25. Orciuolo da farmacia con la scritta: O | DI | CA- MOMILLA ; della fabbr. di Deruta (?) Esp. lo stesso. 26. Boccaletta policroma con ligura di torretta: fabbr. di Savona (sec. XVIII). Esp. lo stesso. 27. Boccale ad oinocoe, policromo, con immagine del Crocifisso e grottesche. Deruta (sec. XVIII). Esp. lo stesso. 28. Bomboniera a fiorami policromi, del sec. XIX. Esp. lo stesso. 29. Vaso da farmacia, a rocchetto, con la scritta: P | DI | PRVN1 | SOLVTIVA, del sec. XVII. Esp. il Dott. Briganti di Perugia. 30. Vaso da farmacia, a rocchetto, con la scritta: GRASSO DE BECCO: del sec. XVII Faenza. Esp. lo stesso. 31. Vaso da farmacia, a rocchetto, con decorazione turchina e in basso uno stemma timbrato con contrassegni vescovili e 1’ iscrizione: V | COR- DIALE; del sec. XVII Faenza. Esp. lo stesso. 32-34. Vedi Banco e scaffale VIII. 35. Brocchetto smaltato, da farmacia, con la leggenda: OL | DI | CAMOMILLA; del sec. XV. Esp. Can.co Bigiaretti. 36. Brocchetto comeal num. precedente con la scritta: OLIO 1 DI I MASTRILI. Esp. lo stesso. — 7 37. Caffettiera a grbs maiolicato,
  • 72, KAL | IAN. Della fabbr. di Deruta. Esp . lo stesso. 41. Bcccaletta policroma decorata con fogliame e uc- cello. Esanatoglia (?). Esp. lo stesso 42. Boccaletta monocroma, a fogliami e uccelli posati sulle frasche. Savona (sec. XVIII). Esp. lo stesso. 43 Boccaletta simile al n. 15. Esp. lo stesso. 44. Oliera tipo meridionale in forma di bottiglietta con collo ad imbuto, ornata in fronte con raggiera centrata. (sec. XIX). Esp. lo stesso. 45. Boccale panciuto a collo stretto e imboccatura an- sata, a disegni di verde ramina e giallo seppia. Deruta (sec. XV). Esp. lo stesso. 46. Vaso portafiori con policromi e decorazioni, di fabbrica faentina (sec XIX). Esp. la Sig. Catterina Montanari di Faenza. 47-49. Vedi i pezzi segnati con questi nurneri nel Banco e Scaffale VIII. - 8 — 50. Boccale, in forma di oinocoe, con decorazioni mo- nocrome a (i ora mi e immagine policroma di Santo Martire, della fabbr. di Deruta (sec. XVII). Esp. il Can.co Bigiaretti. 51. Lattiera policroma con ornati di foglie e uccello giallo bleu. Tipo abruzzese. Esp. il Sig. Francesco Lignani Marchesani di Citta di Castello. 52. Zuccheriera monocroma, fabbr. di Savona. Esp. il Can.co Bigiaretti. I 53. Fiasca da viaggio a fiori arancio seppia verde e azzurro, con fascie circolari degli stessi. Fabbr. di Deruta (sec. XVI). Esp. il Prof. Eugenio Aruch di Perugia. 54. Busto in terracotta, smaltato. raffigurante S. Pietro Martire. Deruta (sec. XV). Esp. il Dott. Francesco Briganti di Perugia. 55. Statuetta in terracotta smaltata, raffigurante S. An¬ tonio. Fabb. Deruta (sec. XV). Esp. lo stesso. 56. Fiala smaltata in azzurro, decorata a fogliami e disegni bleu con stemma gentilizio. Di fabbr. fa- entina (sec. XVI). Esp. il Conte Cav. Carlo Conti di Faenza. 57. Vaso con testo ornato di fiori e disegni policromi. Di fabbr. pesarese (sec. XVIII). Esp. lo stesso. 58. Brocchetto smaltato in azzurro e disegnato varia- mente. Di fabbr. Faentina (sec. XVII). Esp. lo stesso. 59. Piatto presentatoio sagomato, policromo, a due anse verdi con fiore nel centro rosso seppia, caratteri- stico, detto garofano. Faenza (sec. XVIII). Esp, lo stesso. — 9 — 60. Gruppo mitologico: Git amori di Venere (?), in ter¬ racotta, a smalto bianco. Fabbr. dei Conti Fer- niani di Faenza (sec. XIX). Esp. lo stesso. 61. Lattiera policroma con flore caratteristico come al N. 59. Esp. lo stesso. 62-64. Vasi analoghi rispettivamente ai N. 56, 57, 58. Esp. lo stesso. 65-66. Vasetti portafiori a smalto bianco e fiori policromi. Deruta (sec. XVI11). Esp. il Dott. Briganti di Perugia. 67. Boccaletta sagomata con decorazioni azzurre. De- ruta (sec. XVIII). Esp. lo stesso. 68. Fiasca rusticana, panciuta, con c.ollo lungo, a smalto bruno rossiccio e decorazioni verdemarine. Fabbr. delle Fratte (ora Umbertide) (sec. XIX). Esp. il Prof. E. Aruch di Perugia. 69. Vaso a rocchetto, da farmacia, con decorazioni monocrome di fiori e frutta. Savona (?) (sec. XXI). Esp. il Can.co Bigiaretti di Matelica. 70. Due vasetti portafiori a piccole fascie circolari az¬ zurre. Savona (sec. XIX). Esp. lo stesso. 71. Vaso con testo e decorazioni policrome. Savona (sec. XVII ?). Esp. lo stesso. 72. Piccolo brocchetto da acquasanta policromo, del sec. XIX. Pesaro (?). Esp. il Sig. Francesco Lignani Marchesani di Citta di Castello. 10 — VETKINA II. 58. Mattonella con immagine di Santa Domenicana ve- nerante la B. V. — Savona (?) (sec. XVII). Esp. il Can.co Bigiaretti di Matelica. 86. Mattonella votiva con immagine di Cristo crocifisso proteggente un uomo assalito da una banda di briganti. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 87. Mattonella votiva bipartita con immagine della B. V. e figura di ammalato giacente, con la leg- genda: P. G. R. — Deruta (sec. XVII). Esp. il Dott. Francesco Briganti di Perngia. 88. Mattonella votiva con figura di orante ad alto ri- lievo, con la leggenda: P. G. R. — Esanatoglia (sec. XVIII). Esp. il Can.co Bigiaretti di Matelica. 89. Vedi Banco e Scaff'ale VIII. 90. Acquasantiera policroma con angeli a riiievo e im¬ magine centrale della B. V. Deruta (sec. XVIII). Esp. lo stesso. 91. Acquasantiera c. s., con immagine centrale di Santo martire. Deruta (sec. XVIII). Esp. lo stesso. 92. Acquasantiera, c. s., con immagine di Santo mar- tire. Esanatoglia (?) (sec. XVIII). Esp. lo stesso. 93. Acquasantiera c. s., con immagine di S. Antonio da Padova. Deruta (sec. XVIII). Esp. lo stesso. 227. Mattonella rettangolare rappresentante Gesii Cristo in atto di consegnare le chiavi a S. Pietro alia — 11 — presenza dei dodici Apostoli. In calce vedesi la firma dell’autore: P. P. M. F. (Petrus Paulus Mancinus Fecit), 1658. A tergo e disegnato lo stemma della famiglia Mancini, con sotto un na- stro recante la leggenda: D1RUTI FACTUM A REVERENDO DOMINO PETRO PAULO MAN- CINO, 1658. Esp. il dott. F. Briganti di Perugia. VETKINA III. Collezione di terrecotte antiche grezze e verniciate di epoca etrusca, raccolte in iscavi operati in varie parti della Magna Grecia (Sicilia), di carattere commerciale e artistic-o. Vi abbondano utensili di famiglia, ex votis religiosi, giocattoli e olle mor- tuarie, pesi per le reti, frammenti di tanagrette, soggetti decorativi minuti, ecc. Numeri: Da 1 . a 393. Esp. il Sig. Luigi Favai di Venezia. VETKINA IV. Assortimento di piatti, scodelle, vasi, boccali, brocche, ecc., prevalentemente dei secc. XVII e XVIII. Castelli, Faenza, Pesaro, ecc. Esp. Can.co Vincenzo Biasoli di Faenza. V. - ALLA PAKETE Quadri con acquarelli riflettenti antiche maioliche. 264. Formella centrale del pavimento della Chiesa di S. Maria Maggiore di Spello. Deruta, 1566. Acqua- rello del Sig. G. Cristofani. Deruta. Esp. il Municipio di Deruta. — 12 - 265. Tipi tli mattonelle in forma quadrangolare per pa- vimenti. Deruta (sec. XVI). Acquarello Cristofani. Esp. lo stesso. 266. Coppa a riflessi metallici con immagine centrale cli S. Francesco cl’Assisi. Deruta (sec. XVI). Ac¬ quarello del Sig. A. Magnini. Deruta. Esp. lo stesso. 267. Piatto restaurato con frammenti, a riflessi metallici, con decorazioni circolari e immagine di S. Fran¬ cesco al centro. Deruta (sec. XVI). Acquarello Magnini. Esp. lo stesso. 268. Vaso con piede ed anse, ornamenti, fogliami, meandri, ecc. Deruta (sec. XVI). Acquarello Ma¬ gnini dalla collezione Funghini di Siena. Esp. lo stesso. 269. Vaso come il precedente. Deruta (sec. XVI). Ac¬ quarello Magnini dalla collezione Funghini di Siena. Esp. lo stesso. 270. Mattonelle per pannelli decorativi. Deruta (sec. XVI). Acquarello Cristofani. Esp. lo stesso. 271. Vaso simile al N. 268, a riflessi metallici. Deruta (sec. XVI). Acquarello Magnini dalla collezione Funghini. Esp. lo stesso. 272. Vaso c. s. 273. Vaso a ornamenti seppia e bleu con figura di lepre al centro, a riflessi metallici. Deruta (sec. XVI). Acquarello Magnini. Esp. lo stesso. 274. Sottocoppa sagomata, a riflessi metallici. Deruta (sec. XVI). Acquarello Magnini Esp. lo stesso. — 13 — VETRINA VI. Esp. il Can.co S. Bigiaretti di Matelica. 104. Piatto a fiori e decorazioni policrome. Esanatoglia (sec. XVIII). 105. Ovaiolo a decorazioni bleu. Maniera del Fuina. Abruzzi (sec. XVII). 106. Sottocoppa a srrialto bianco con stemma lambrecchi- nato della fainiglia Santacroce. Deruta (sec. XVII) (?). 107. Piatto con lo stemma della famiglia Orsini dell’An- guillara, sormontato da corona baronale. Deruta (sec. XVII) (?). 108. Piatto a srnalto verde mare con decorazioni e fo- gliame azzurri. Abruzzi (sec. XVII). 109. Piatto a decorazioni bleu. Nei cavetto centrale porta una torretta addossata a un gruppo di case. Savona (sec. XVIII). 110. Corrispondente del N. 104. 111. Sottocoppa bianca con le lettere: S. A. S. N. De¬ ruta (?). 112. Sottocoppa con decorazioni monocrome bleu. Sa¬ vona (sec. XVIII). 113. Sottocoppa di tipo abruzzese con fiori e uccelli, az¬ zurri e seppia. Sul retro porta la data 1695. 114. Piatto con corona nobiliare sul labbro. Deruta (?) (sec. XVIII). * 115. Piatto con figurazione centrale dell’Annunciazione della B. V. Deruta (sec. XVII). 116. Sottocoppa con tesa a sezioni policrome e figura centrale di uccello' Irugifero nel becco. 117. Piatto corrispondente del N. 104. - 14 - 118. Sottocoppa illustrata con ramoscelli policromi e ca- stello turrito al centro. Savona (sec. XVIII). 119. Sottocoppa con figura di flori e uccello bleu. Sa¬ vona (sec. XVIII). 120. Sottocoppa illustrata con paesaggio lagunare, bi- cercliiata. Porta sul retro una marca. Savona (sec. XVII). 121. Piatto grande con meandri policromi e cavetto centrale raffigurante la testa di Medusa. Esanato- glie (sec. XVIII). 122. Piatto analogo al N. 109, in dimensioni ingrandite. VH - ALLA PARETE. Serie di mattonelle in cornice. 216. Mattonelle del pavimento della Cappella Eroli in S. Francesco di Narni, di stile derutese (sec. XV). Esp. il March. Erolo Eroli di Narni. 217. Piatto. Autoritratto del Ceramista Faentino Achille Farina. Nel retro porta firma, data 1873 e dedica « all’amico Cesare Rizzoli - Bologna ». Esp. il Sig. Avv. Magnaghi di Roma. 218. Tavoletta sacra con immagine della B. V. con leg- genda allegorica e data 1600. Esp. il Can.co S. Bigiaretti. 219. Mattonella con immagine di S. Girolamo nel de- serto, leggenda e data 1627, di maniera faentina. Esp. lo stesso. 220. Piattello ad arabeschi con nel centro Amove fare- trato, tenuto in una cornice di stile barocco. De- ruta (sec. XVII). Esp. il Sig. Francesco Lignani Marchesani. \ 221. Mattonella ovoide sacra con immagine di S. Fran¬ cesco. Faenza (sec. XVII). Esp. il Conte Cav. Carlo Conti. 222. Mattonella corrispondente della precedents, con im¬ magine di S. Antonio di Padova. 223. Mattonella c. s., con immagine della B. V. di Loreto. 224. Mattonella rettangolare con immagine della B. V., S. Gregorio e S. Crispolto Marti re, e la scritta: GREG. 0 | CAS. U | FECE — G. M. P. (Giuseppe Meozzi pinse). Deruta. Esp . il dott. F. Brigand. 225. Fac-simile in legno di tegolo di ceramica maioli- cata, con immagine di S. Lucia, stemma dei Conti Vitelli (a sinistra) e Marchesani (a destra), e leg- genda: DON | PIER | MARIA i MARI ui 1 RECTOR | DE | LA | CHI ESA | DI 1 S. la I LUCIA | DI | LU- GNANO | JURE | PATRONATIO | DELL’ ILL.MO | SIG. r | MARCHE"* 1 YITELLO. Di fabbrica Ca- stellana (sec. XVI). Esp. il Sig. F. Lignani Marchesani. 226. Frammenii di Mattonelle decorative, con insegne militari (sec. XVI). Esp. il dott. F. Briganti. 229. Cromotipografia di una mattonella di maiolica deru- tese esistente nel Museo di Perugia. Volto muliebre con iscrizione ai lati: PETRUS | PAULUS | MAN- CINUS | DE 1 DIRUTO | FECIT | HOC | OPUS | AD | SUI I USUM | ETC. | 1630. Esp. il dott. F. Briganti. 255. Trittico in cornice sferica, rappresentante la B. V. detta della Concezione di Faenza, con a destra S. Carlo Borromeo e a sinistra S. Francesco. Nella parte inferiore porta la data, 1635, le sigle M. M. e lo stemma gentilizio Naldi. Faenza. Esp. la Sig.ra Ermenegilde Cavina di Faenza. - 16 — VIII - BANCO E SCAFFALE. Esj>. il Conte Sen. Giuseppe Pasolini Zanelli di Faenza. 32. Calamaio a due sezioni, policromo (sec. XIX). 33. Vaso portafiori, con decorazioni di fiori, insegne militari, ecc. (sec. XIX). 34. Oliera monocroma di stile faentino (sec. XIX). 47. Servizio per brodo, e ovaiolo, diviso in due sezioni con testo e arise. Savona (sec. XVIII). 48. Gruppo mitologico terracotta maiolicata. Fabbr. Fer- niani. Faenza (sec. XIX). 49. Candelabro piccolo, con puttino modellato. Fabbr. Farina. Faenza (sec. XIX). 73. Vaso con piede, a smalto azzurro e decorazioni bleu con volto femminile al centro della pancia. Faenza (sec. XVI). 74. Vaso portafiori, con decorazioni di fiori e uccelli. Pesaro (sec. XVIII). 75. Vaso corrispondente del suddetto. 76. Particolare di un servizio da caff6, composto di otto tazze e due piattini, decorati a raftaelleschi. Fabbr. Farina. Faenza (sec. XIX). 77. Lattiera per ammalato, di stile faentino. 78. Vaso da farmacia a smalto azzurro e decorazioni Bleu. Faenza (sec. XVI). 79. Sopramobile con figure modellate di putto alato e cigno, a smalto bianco e vernice policroma. Fabbr. Farina. Faenza (sec. XIX). 80. Vaso grande policromo, con piede ed anse a spire serpentine, e maschere orizzontali, a raffaelleschi. Porta la data Maggio 1878. Fabbr. Farina. Faenza. — 17 — 81. Catino grande policromo, sagomato, con fiore cen- trale caratteristico detto garofano. Faenza (se- colo XV1I1). 82. Compostiera sagomata, a decorazioni bleu; di stile faentino. 83. Vivandiera a due anse orizzontali, complementare del precedente N. 47. 84. Testo di zuccheriera a decorazioni giallo-bleu, con pera modellata sul sommo. Faenza (sec. XIX). 89. Zuppiera con testo, a due anse orizzontali, semi- nata di fiori e di paesaggi, con pera modellata al sommo. Pesaro (sec. XVIII). 256 a 262. Piatti di varia grandezza e sagomatura, con fiori e farfalle. Pesaro (sec. XVIII). VETEINA IX. Maioliche della celebre Fabbrica di Castelli. ^Secc. XVII-XVIII). Esp. il Sig. Raffaele Quartapelle di Teramo. 99. Grande mattonella quadrata rappresentante la croci- fissione di G. Cristo. Per l’intonazione ricorda la scuola di Francesco Grue, per il partito delle pie- ghe quella di Giacomo Gentile. 100. Mattonella rettangolare rappresentante una scena mitologica: Ercole nel giardino delle Esperidi. Porta la scritta: HESPERIDES | S1VE | MALORVM | AV’REORVM | CVLTVRA | ET | VSVS. Carmine Gentile alia maniera del Grue. 101. Mattonella rettangolare con rappresentazione mito¬ logica: Le nozze di Arianna con Bacco. Carmine Gentile alia maniera del Grue. - 18 - 102. Grande maitonella quadrata rappresentante la nascita di Gesu Cristo con molte figure. Una gloria di Angeli portano la scritta: GLORIA | IN j EXCEL- SIS | DEO. Analogo al N. 99, a cui fa riscontro. 103. Mattonella elittica rappresentante il porto di Livorno con figure di galere e di scaricatori di merci; a sinistra si puo osservare parte del monumento a Ferdinando de’ Medici (1549-1609). Su di un sacco di merci leggesi: del Signor Ascenz-i de Sanchtis. Scuola di Franc. Antonio Grue. X - BANCO E SCAFFALL Raccolla di vasi farmaceutici (brocchetti, fiale, cantari, orciuoli, ecc.) con decorazioni e leggende gialle e bleu su smalto bianco e azzurro. - Faenza (secc. XVI-XYII). Numer-i da 1 a 40. Esp. il Sig. Aldo Muini di Modigliana. ALLA PARETE 228. Grande piatto: autoritratto del ceramista faentino Achille Farina. Porta la sigla AF. e la data 1872. Esp. il Geom. Ercole Alberghi di Faenza. \ I ANTICHE MAIOLICHE FAENTINE Raccolta ordinata dell’lug. Francesco Strocclii di COTIGNOLA (Ravenna). Per il poco tempo disponibile al collezionista, nell’ ap- prontare la Mostra, non fu possibile fare una couveniente eelezione e disporre gli oggetti in ordine cronologico ed in¬ dicare i noini delle anticbe Fabbriche Faentine, dalle quali si sa con certezza o si suppone provengono le maioliche. II catalogo quiridi venue dal medesinio compilato in rnodo alquanto aifretfcato e segueudo materialmente Pordine col quale sono numerati gli oggetti. Le maioliche poste nelle scansie A. B. C. D. E. F. G. e nelle cornici circolari che stanno al muro apparteugono, salvo eiTore, ai tempi primitivi della ceramica ed ai secoli seguenti tino a tutto il XVI e sono, nella massiina parte, veramente faentine. Nelle scansie H. I. e sopra, l’epoca delle maioliche va dal 1600 al 1850 e gli oggetti non sono tutti di Fabbriche Faentine. Ing. FRANCESCO STROCCHl. VETKINA XI. A. - Vasi da Farmacia. Simili vasi vennero adoperati anche nel secolo XV e ne segni ed aumentd l’uso ne’ secoli posteriori, cost che si misero nelle farmacie non solo per la conservazione dei medici- nali, ma anclie per ricca ed artistica decorazione delle botteghe. da Speziale, ehe pnr divennero convegno di scieuziati. L’epoca da attribuire a detti vasi si deduce dal geuere e dal raodo di decorazione, dallo stile della scrittura e anche dal testo delle leggende, giaccbe si sa quali speciali de- norainazioni si dessero ai medicinali nei vari secoli. 1. Alberello cilindrico retto: fondo bianco, decorato a larghi nastri bleu, festone circolare, stemma con pino e leoni rampanti. 2. Alberello come sopra: fondo bianco, decorato con rabeschi in bleu, irnmagine di S. Vescovo contor- nato da festone. 3. Vaso da farmacia: forma primitiva, fondo bianco, decorato semplicemente con ondulate fascie verti- cali in verde e giallo ferraccio. 4. Vaso da farmacia: fondo bleu berettino, decorato a ramaggi in bleu scuro, grande targa a cartoccio con la scritta in carattere gotico ZUC° | COFATO | ANTIGU 0 . 22 - 5. Vaso da farmacia: fondo bianco, decorazione leg- giera a zone, archetti, tondini in celeste, righe in verde chiaro e giallo ferraccio. 6. A1 beret lo di forma cilindrica leggermente strozzata: fondo bianco sporco, decorato a gran ramaggio di stile moresco con occliio di penna di pavone e zone sopra e sotto. 7. Vaso da farmacia: fondo bianco, decorazione a piccoli rabeschi in bleu, cartella con grande car- toccio a fondo giallo arancio, leggenda in carat- tere comune NOCE | MOSCA. Posteriormente 6 marcata in bleu 1’epoca 1566. 8. Vaso basso da farmacia, di forma primitiva: fondo bianco, decorazione a zone e tratteggi piramidali in bleu e giallo ferraccio. 9. Vaso basso c. s. di bella forma: fondo bianco, decorazione a rabeschi filiformi con foglie in bleu verde e giallo e zone agli estremi, cartella con cartoccio in verde ramina e giallo, con scrittura di carattere gotico LAME j FRAIOLE. 10. Vaso c. s. fondo bianco: decorazione a piccoli ra¬ beschi bleu, zone agli estremi, targa con cartoccio • in bleu e giallo arancio, scrittura gotica LITRA- NIRE | DORMITE | P. 11. Vaso c. s. ma piii grande: targa con scrittura go- ' tica SANDAL1 i RETR1N1. 12. Vaso c. s. piu piccolo: marcato con croce su mon- ticello, targa con scrittura gotica DIA | NIF. 13. Vaso c. s. cartella con scrittura gotica UNG. | PE- TORALE. 14. Vaso c. s. cartella con scrittura gotica FILUM I TROPOF. 15. Vaso c. s. cartella con scrittura gotica TRIAGA. - 23 - 16. Vaso c.. s. fondo bianco ingiallito, la decorazione 6 formata da un festone circolare verde ramina con bacche o 1'rutti, legature a nastri con svolazzi in gialio ocre e cobalto; nel centro rami d’ulivo ed uno scudetto con stemma caratterizzato da una testa di moro con tre gigli araldici; sotto vi e la leggenda in cobalto di elegantissima scrittura go- tica DIA | MOLCHUF | D. 17. Alberello a doppia bombatura: fondo bianco, ele- gantissimo nella fattura e decorazione, fatta a ra- maggi e testa femminile in bleu berettino. Vi sono segnate le maiuscole B. M. che furono le iniziali e marche di Baldassarre Manara, pittore sommo nelle maioliche (1520-80?), il quale farmacie di principi abbelli de’ suoi vasi, nel principio del secolo XVI. Scrittura elegante in carattere gotico: ELL | ELESIAF. 18. Alberello di forma cilindrica leggermente strozzata: fondo bianco, decorazione molto elegante con ra- maggi e rosette in bleu, arancione ed ocro: ele¬ gante cartella con cartoccio e scrittura di carat¬ tere romano DIAPRUNI | N. | S. Sopra e sotto la decorazione e finita da zone in gialio ferraccio e bleu cobalto. 19. Alberello c. s. fondo bianco decorato a grande ra- maggio di stile gotico, in bleu-zaffera, verde ra- mina, gialio ferraccio e manganese diluito. Car- tella con scrittura di carattere romano LOCHE | D | PINO. 20. Vaso piccolo da farmacia: fondo bianco, decora¬ zione in fogliame d’acacia color bleu. 21. Orciolo da farmacia a forma di fiasco: bellissima maiolica a fondo bianco e decorazione finissima con bianco piu denso. 22. Alberello simile al N. 19: cartella con scrittura di carattere romano FILONIO | ROMANO. — 24 - 23. Alberelio a doppia bombatura simile al N. 17: fondo bleu berettino, decorazione elegante con ramaggi in bleu, cartella con scrittura in carattere antico CEROTO | CAP.LE. 24. Alberelio c. s. fondo bianco: decorazione a fogliame grande di stile gOtico in zafl'era diluita, verde ra- mina, giallo ferraccio e bleu; stemma con doppio pino e marca R. D. Cartella grande con scrittura di carattere romano M1TRIDAT. 25. Alberelio di forma primitiva: fondo bianco, deco¬ razione a righe e grandi forme geometriche in zaffera, verde e giallo ferraccio. 26. Orciolo da farmacia: fondo bleu e decorazione con grande fogliame bleu piu scuro: porta uno stemma con un elefante flnamente disegnato. Cartella con scrittura gotica D. | D. | CHEIR1, 27. Vaso da farmacia in tutto simile al N. 16, in scrit¬ tura gotica LOCH | HANOM. 28. Orciolo da farmacia: fondo celeste, decorazione a fogliame bleu; per stemma 6 dipinto S. Antonio da Padova con vessillo, sigla di Cristo e la scritta S. | D. | SUG. | ACETOSA. 29. Orciolo da farmacia: fondo bianco, decorazione a foglie grandi in verde ramina, cartella con scritta SUC. | I). | 2 | RADICE | S. 30. Orciolo da farmacia: fondo bianco, decorazione con festone circolare, nastri e svolazzi in verde, giallo ocre e bleu; porta per stemma una cicogna. Car¬ tella con scritta SU° | DI | POM IS. 31. Orciolo da farmacia: fondo celeste, decorazione a fogliame bleu, per stemma lia duesanti, un vecchio con coltello in mano e l’altro giovane con sten- dardo. Cartella con scritta S. | D. | CAP S . | VEN S . 32. Orciolo primitivo, coperto da semplice invetriatura. \ - 25 — 33. Boccia da farraacia: fondo bianco, decorazione a festoni con colori pallidi, verde, arancio e celeste. 34. Vaso piccolo da farmacia: fondo bianco, decora¬ zione in rabeschi minuti bleu, targa con scritta M1TRIDATO. 35. Vaso piccolo da farmacia: fondo bianco, decora¬ zione a piccoli rabeschi bleu, festone e teste d’an- geli, targa con scrittura EIL | 1NDI. 36. Vasetto simile e piu piccolo del N. 34 con scritta P. | D’HIPEFTE | LAIUL1. 37. Aiberello a doppia bombatura: fondo bianco, deco¬ razione bleujstemma, su fondo giallo, pino con ser- pente. Cartella con scritta TRIFERA | M. | C rt . | OP. 38. Alberello, forma cilindric.a, leggermente strozzata: fondo bianco, decorazione con la sola cartella con cartoccio in bleu ed ocre, marcato da una freccia con sopra la maiuscola C.; scritta in carattere romano V.R.M.V. | CILLA. 39. Alberello a doppia bombatura simile al N. 37 con scritta Z n | ROSATO. 40. Vaso da farmacia in tutto simile al N. 16: scrit¬ tura gotica BIERA | HOGODU. B. - Piattelli - Coppe. -Gli oggetti di questa raccolta provengono quasi tutti da scavi praticati in Faenza, Cotignola e terre limitrofe. Siccome questo genere di vasellame si uso in tntte le cpoche in a con differenti n.etodi nella lavorazione e nella deco¬ razione, cosi, per deterininarne Feta, e bene ricordare che: Nel Medio Evo la invetriatura delle terre cotte venne eseguita senza Fuso nb del pioinbo ne dello stagno e la decorazione si limito a semplici chiazze o disegni lineari di manganese e verde ramina. Nel secolo XIII si fece in Faenza della Mezza-Maiolica usando lo smalto piombifero, nel quale trovasi la vernice col piombo, ma non mai con lo stagno. Solo sul finire del Seeolo XIV - 26 si fabbrico della Vera Maiolica, con lo smalto stannifero. Questo venne composto con tninerali vari ed ossido di piombo e di stagno. 41. Piattello primitivo: invetriatura e semplice decora- zione in verde ramina, manganese e giallo fer- raccio. 42. Bassa coppa di maiolica primitiva: fondo bianco, decorazione con disegno di carattere gotico a zone e tratteg'gi piramidali in colore zaffera e giallo ferraccio. 43. Piattello primitivo: decorato con disegno semplice di bleu sopra bleu. 44. Piattino concavo: fondo bianco, decorazione sem¬ plice di carattere gotico, a dentelli e puntini in bleu e arancione. 45. Piattello di forma ottagonale: fondo bianco e de- corazioni in bleu con rosette; nel centro e dise- gnato un gallo (ricorda il tempo di Galeazzo Manfredi). Nel rovescio porta per intero il nome « Bettini » che fu di una fabbrica antichissima e pregiata di Faenza. # 46. Piattello concavo: fondo bianco e decorazione si¬ mile al N. 44. 47. Piattello : fondo bianco, decorazione a zone, trat- teggi e raggiere in giallo e bleu. 48. Coppa bassa, frammentaria: decorazione di stile gotico a disegno geometrico e ovali framezzati da figure mistilinee giallo oro e cobalto. E rimarche- vole per la vivezza dei colori e la finezza della maiolica. Il rovescio e marcato a zone bleu e manganese diluito. 49. Piattino concavo: fondo celeste e semplice fregio in giallo. 50. Piattello concavo: fondo bianco, fregi in bleu scuro e nel centro ana marca di « Ca’ Pirota ». — 27 — 51. Piatto: fondo bianco, decorato similmente al N. 50, ma con bleu chiaro, e nel centro vi 6 disegnato un tamburo. 52. Piattello: decorazione simile al N. 50. 53. Piattello: simile al N. 47. 54. Bassa coppa : fondo bianco, bordo giallo, decorata compietamente da una mezza figura giovanile, in bleu, giallo e verde ramina. Rimarchevole 6 la sicurezza e semplicita del disegno. Al rovescio vi sono marche di antica fabbrica faentina. 55. Piattello concavo: simile al N. 47 e con spirale nel centro. 56. Piattello simile al precedente. 57. Bassa coppa simile al N. 54: fondo bianco, decora¬ zione con festone verde all’ ingiro e nel centro mezza immagine di Santa Teresa. 58. Piattello concavo: fondo bianco, decorazione a zone e tratteggi in giallo, ocre e bleu. 0 . - Scodellotti. Le luaioliche di un bel bianco lucente si ottennero, cou lo smalto stannifero, in Faenza non poco priraa che ne fa- cesse uso il celeberriino Della Robbia, al quale da alcuui si voile dare ancbe il luerito dell'invenzione di detto bianco. Nelle luaioliche faentine lo smalto bianco si dava per immersione, il Della Robbia invece, nei primi tempi^ metteva il bianco ed il colore come a mosaico. 59. Scodellotto: primitiva maiolica compietamente a smalto bianco stannifero. Nel rovescio porta una marca grafita. 60. Piccolo bacino: camicia di terra bianca e bagno di vernice piombifera, grafito ad ornato di stile pri¬ mitive con coniglio nel centro, ha i colori di man¬ ganese e verde ramina. Si pud mettere nella cate- goria delle prime coppe amatorie. - 28 - 61. Scodellotto primitivo: invetriatura e clecorazione rudiinentale in manganese e verde ramina. 62. Scodellotto: fondo bianco, decorazione a zone e tratteggi in bleu cobalto ed arancione. 63. Scodellotto : fondo bianco, decorazione molto ele¬ gante in bleu a piccoli rabeschi e nel centro qua- dretto con veduta di valle e volo di anitre. 64. Scodellotto: fondo bianco, decorazione a righe aran- cio e bleu. 65. Scodellotto : fondo bianco, decorazione a piccole squame in bleu e arancio con specie di trifoglio nel fondo. 66. Scodellotto primitivo: semplice invetriatura, tenta- tivo di decorazione con strie di manganese. 67. Scodellotto : fondo bianco, decorazione in celeste e giallo. 68. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in bleu scuro e giallo e nel centro fregio a Stella con tratteggi in bleu scuro. 69. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in bleu e giallo e nel centro fregio di tre alberelli e trat¬ teggi. 70. Scodellotto primitivo: smalto tutto verde scuro. 71. Scodellotto: fondo celeste berettino (decorazione di festone verde con bacche, frutti e legature (epoca degli Sforza), e rabeschi in bleu nel centro. 72. Scodellotto: fondo bleu berettino, decorazione a ramaggi bleu. 73. Scodellotto: fondo bianco, decorazione di festone verde con bacche, legature e frutti nel centro. 74. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in bleu ed arancio con figura geometrica nel centro. - 29 —. 75. Scodellotto: fondo bianco decorato in giallo ocre e fiorame verde ed arancio. 76. Scodellotto: primitiva maiolica a smalto bianco, nel rovescio vi e una marca grafita. 77. Scodellotto primitivo: seniplice invetriatura. 78. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in bleu e arancio. 79. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in bleu ed arancio con disegno reticolato. 80. Scodellotto : fondo bianco, decorazione a disegno geometrico gotico in bleu ed arancio. 81. Scodellotto: fondo bianco, decorazione a zone bleu ed arancio. 82. Piattello : fondo bianco, decorato al bordo e centro in bleu ed arancio. 83. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in righe bleu fiorame arancio. 84. Scodellotto primitivo: fondo bianco, decorazione in zaftera diluita a tratteggi e nel centro sigla di Cristo. 85. Scodellotto : fondo bianco e decorazione in bleu e giallo ferraccio. 86. Scodellotto : fondo bianco, decorato in bleu ed arancio e nel centro fregio con alberelli e trat¬ teggi. 87. Scodellotto primitivo: fondo bianco, decorato con fascie bleu ed arancio e centro con asterisco o Stella a tratteggi in bleu. 88. Scodellotto primitivo. fondo bianco, decorato in bleu diluito a rabeschi e nel centro una colorma e gigli laterali. 89. Scodellotto primitivo: simile al N. 87. 90. Scodellotto primitivo: fondo bianco sporco. — 30 — D. - Bacini - Piatti - Coppe - ecc. JPeriodo galante delle maiolichc fa detto quello fra il II Quat¬ trocento e il I Ciuqueoento; ma non si deve escludere che anclie negli altri secoli siansi usate le terre cotte inve- triate e le rnezze niaioliche pin belle a ricordo dei fausti avvenimenti nelle famiglie. Infatti ancbe in questa rac- colta vi sono esempi di vasi primitivi che liaimo proprio carattere di quelli detti Amatorii. E ben spiegabile come in tutte le epoche, specialniente per incremento dell’iudu- stria, si sia niantenuta l’usanza di offrire vicendevolmente eleganti coppe, bacini o piatti, ricolmi tli dolcimni od altri regali, nelle varie circostanze di lesto famigliari. Cost a queste niaioliche si diede P appellativo di Ballate se fatte per offrirsi in circostanze di balli: queste gene- ralmente avevano dipinto nella cavity un Amove o siinboli relativi. — Amatorii si dissero quei vasi che si offrivano dai fidauzati; portavano diseguata una figura di donna e alcune volte anche il nome e Paggettivo di Bella, ov- vero avevano dipinto un cane col collare come segno di fedelta. — I Gamelii o Nuziali, avevano dipinto il Co- nif/lio, forse come simbolo di fecondita, od anche il Cervo, per indicare amore di famiglia o amore furente e geloso. Vasi puerperali dovevano essere quelli piu ampi e decorati mol to nell’ esterno e solo nel bordo all’interim, giacche il resto rimaneva coperto dai doni che in tali vasi si presen- tavano alia puerpera. 91. Piatto nuziale, frammentario, di bella raaiolica del periodo Galante: fondo bianco, decorazione nel bordo con elegante e vario disegno di cobalto e giallo ocre e nel centro vi h dipinto un cervo. 92. Piccolo rettangolo : proveniente da antico pavimento. 93. Vasetto da colori: che serv'i ad antico pittore di maiolica: nel fondo porta una marca grafita. 94. Piatto: fondo bianco, decorato in zaffera, bleu e giallo ferraccio, all’ ingiro con palmette tratteg- giate, zone a due colori e nel centro fiorame con tre foglie frastagliate, tramezzate, da pistilli. — 31 95. Lucerna a forma di pesce; stile cristiano delle ca- tacombe. E un esempio raro di maiolica assoluta- mente primitiva. 96. Piatto: fondo bianco, decorato in bleu, cobalto, giallo e arancione; bordo a tondini e righe con- centriche e mistilinee, nel centro paesaggio trat- teggiato con torre. 97. Bacino: fondo bianco, bordo a squame e raffaelle- sche di cobalto e giallo ocre, nel fondo zona con disegno geometrieo di stile gotico e figura guer- resca disegnata in celeste. 9S- e Piccolo rettangoio : avanzo di un antico pavimento, decorato in bleu, verde e arancio. 99. Bacino: fondo bianco, decorato a righe, flora me grande di stile moresco in bleu zaflera, giallo fer- raccia. 100. Vasetto a forma di boceale col motto: BEVI POCO. 101. Bacino ad orlo diritto con anse: bell’ esemplare di ceramica primitiva: fondo bianco, decorazione di forme geometriche e reticolati : nel centro disegno rudimentale di mezza figura coronata; vi sono usati i soli colori di manganese e verde ramina. 102. Piatto ad orlo rialzato: bellissima maiolica del prin- cipio del secolo XVI, fondo bleu, berettino, deco¬ razione a rabeschi disegnati in modo geometrieo, con cobalto, lumeggiature in cliiaro e interstizi in verde ramina; al centro decorazione simile con foglie verdi e frutta; in giro all’orlo festone verde con bacche o frutta e legature in giallo ed ocre. Al rovescio vi sono le marche di un’antica fab- brica faentina, e nel cavetto ha chiaramente di- pinto un grande M. Si 6 quindi indotti a credere che provenga dalle mani del ben noto antico pit tore Manara. - 32 - 103. Pialtelio : fondo bianco, decorazione con fascia ra- bescata in bleu: nel cavetto scacchiera con oc- cbio penna di pavone, ove predomina il color verde ramina. 104. Piattino concavo mollo finamente lavorato: deco¬ razione neH’orlo con giro d’ ovuli in bleu e giallo; la parte curva 6 a squame ed il fondo 6 punteg- giato ed ha uno scudo araldico che reca uno stemma traversato da sbarra ondeggiata con una luna al di sotto di questa e altre due al di sopra, sormontato da una specie di merletto a tre ca- scate. Un A. a sinistra ed una sigla a destra for- mata da una croce con sopra un O. Lo stemma non fu ancora decifrato, ma potrebbe appgrte- nere a famiglia medicea o alia Bentivoglio, della barbara moglie di Galeotio Manfredi. Il rovesc;o del piattino e dipinto a zone a due colori. 105. Piattello steso: bell’ esemplare di maiolica del primo periodo galante, orlo in giallo oro, fondo bleu dal quale risalta una mezza flgura muliebre in ricco costume del XV; ai lati sono disegnati legger- mente in giallo dei gigli. E caratteristica la vi- vezza dei colori. 106. Grande boccale: oggetto raro per il carattere di pri- mitiva maiolica faentina e per la decorazione in rilievo. I reticolati di fianco, a forma di pigne, erano per prendere il bocale nel mescere, non es- sendo possibile servirsi del manico che 6 troppo poco proporzionato alia pesantezza del vaso pieno. Lo stemma parlante con la figura vestita del lucco, 6 attribuita alia antichissima famiglia Scan- nabeechi che gli storici dissero di origine roma- gnola ed alia quale appartennero i pittori Dalmasio e Filippo (sec. XIV), e secondo molti scrittori, an che Papa Onorio 11 (sec. XI1). Il fondo e bianco e la pittura nei soli colori primitivi, cio6 manga¬ nese e verde ramina. 33 - 107. Tondino frammento di piatto in maiolica faentina: tratto di figura finamente disegnata. Nel nastro rimangono le lettere E. F. I.; al rovescio n’e di- pinta in zaffera la data 1521. 108. Piattello concavo del perioclo r/alante: fondo bianco, decorazione in fino, all’orlo con ghirlande in verde ramina e chiaroscuro in bleu; nel cavetto zona a dentelli e cartella con scritta JULIA. 109. Scodellotto primitivo; esemplare raro pei“ la con- servazione e la fattura; ha semplice iuvetriatura e la decorazione b a grafito con intreccio di linee, nel contorno e nel fondo mezza figura maschile a capo coperto e in costume medioevale. Vi e gra- fita anche la rosetta, marca delle piu antiche nella figuleria faentina. NO. Piattello di carattere amatorio: bagno completo di maiolica mischiata a color turchino chiaro, di- pinto con molta eleganza a rabeschi di cobalto e di verde con lumeggiati bianchi; nel centro figura di coniglio (identico piatto venue gia illustrato cl al prof. F. Argnani, Ceramiche Arcaiche, Faenza 1889), 111. Piccolo rettangolo, con rosetta bleu, avanzo di an- tico pavimento. 112. Bacino, forse vaso puerperale: magnifico esemplare di niaiolica del primo Periodo Galante, ha fondo bianco e tutto all’esterno e nel bordo interno la decorazione e composta da occhi di penne di pa- vone, caratteristica allusione alia celebre amante di Galeotto Manfredi, Cassandra Pavoni, delta Pa- vona, con zone e fregi di stile gotico, in colore giallo ocre e tratteggi di zaffera. E da ammirarsi la vivezza, intonazione e sfumatura dei colori e la lucentezza della maiolica. Porta la marca a spirale delle antiche fabbriche faentine. 113. Bassa coppa amatoria, concavo-convessa; e dello stesso periodo del precedente bacino, con la deco- 34 - razione pure a penne di pavone: nel oonvesso vi b dipinto un cane levriero con collare, ai piedi di mi albero. (Quest’oggetto e rarissimo per la stra- ordinaria lucentezza e finezza della maiolica die e quasi da paragonarsi alia porcellana; da esso si apprende a qual alto grado di perfezione fosse giunta in Faenza la lavorazione della maiolica nella fine del secolo XV). 114. Vasetto: fondo bianco, decorazione a rabeschi in bleu, uso Ca ’ Pi rota. \ 115. Piattello concavo: decorazione a bleu sopra bleu con lestone verde simile al N. 102. 116. Statuetta, acefala: terra grezza, costume del Quat¬ trocento (proviene da uno scavo fatto in Coti- gnola) C 1 ). 117. Piastrella in bella maiolica faentina: vi 6 dipinto Gesudavanti aPilato; e assai pregevole per la fi¬ nezza del disegno ed intonazione delle tinte. 118. Piatto concavo: fondo bianco, decorato con bordo bleu a foglie verdi d’ulivo, simile decorazione nel centro. 119. Piattello: fondo bianco, decorato in bleu, giallo e verde a tratteggi e zone in modo simile al N. 90. 120. Piastrella esagonale lunga: decorata con fiorame di stile gotico in bleu zaffera e giallo ferraccia, faceva parte di antichissimo pavimento. 121. Tondino a bacile; fondo bianco decorato nel bordo con fascia a rabeschi minuti in bleu, nel centro una stemma con svolazzi. 122. Vasatto da maiolicaro. (b Vedi Pillustrazioue di questo scavo in uu articolo del Prof. F. Argnilui, Baseegna d'Arte, Ann. V, n. 4, Aprile 1905. - 35 - 123. Coppa piccola a piede, antichissima: semplice ve- triatura: per la forma 6 molto simile alle coppe etrusche. 124. Piatto : fondo bianco, decorato con rigature in bleu ed arancio, simile al N. 96. 125. Tondino: frammento di piatto antico faentino con resto di figura disegnata finamente. 126. Piatto a bacino con costale, fondo bianco e deco- razione simile a cpiella del N. 124. 127. Piccolo rettanyolo a rilievi: frammento di fregio di pavimento o altra decorazione antica. 128. Vasetto simile al N. 122. 129. Piatto concavo: fondo bianco, decorato con righe bleu e arancio simile al N. 94. 130. Catino primitivo grezzo con tracce di decorazione rudimentale. 131. Frammento di giocattolo antico. 132. Bacino a fondo piano: decorazione ordinaria di ca- rattere primitivo con righe e tratteggi bleu zaffera e giallo ferraccia; nel centre tratteggi divisi da due righe in croce, dal chesi potrebbe dedurre una delle prime marche di Ca’ Pi,rota. Nell’orlo ha due buchi come i Piatti da Pompa. 133. Vasetto da colori per maiolica. 134. Frammento di piatto: decorato in bianco sopra bianco. 135. Grande piatto: maiolica bianca, tipo del secolo XY1, caratteristico per la grandezza e la finezza della maiolica. 136. Vasetto a forma d’anfora. 137. Piccola coppa primitiva con piede, simile a quella N. 123. 138. Catino primitivo: sempice invetriatura, decorato rozzamente con manganese e verde ramina. 36 - E. - Scodellotti e Piattelli. Nc*l piii bel periodo delle maioliche faentine, ebbe grande importanza la famiglia Sforza di Cotignola, presso Faenza. In detto paese abito inolti aimi la raadre di Francesco, Duca di Milano. Si comprende quiudi come i flgulai faen- entini prendessero motivo delle loro decorazioni anche dallo stemma degli Sforza, che l’aveano in Cotignola con- tornato da festone di foglie e frntti di mela cotogua. Cosi si spiega il ripetersi tanto spesso di simile decorazione, spe- cialmente uegli scodellotti, piatti e piattelli dipinti dibleu sopra bleu. 139. Scodellotto primitivo: graffito nel tondo, rappresen- sentante un coniglio, decorazione in verde ramina e manganese diluito. 140. Siattello primitivo: fondo giallo. decorazione in bleu. 141. Scodellotto primitivo: fondo bianco, decorazione a graffito e tinte in verde e giallo ocre. 142. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in bleu, nel centro 6 dipinto un cigno nell’acqua. 143. Scodellotto: piccolo: fondo bianco, decorazione in bleu. 144. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in bleu, nel fondo disegno in forma rettangolare con uccello bleu. 145. Scodellotto piccolo: fondo dipinto in celeste, deco¬ razioni con flori in giallo ed arancio. 146. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in bleu. 147. Scodellotto: fondo bianco, decorazione minuta e ri- gatura in bleu. 148. Piattello concavo: fondo bleu berettino, decorazione nel bordo con festone verde, legature e bacche al centro e flori e frutti giallo arancio. — 37 - 149. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in bleu zaf- fera. 150. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in bleu co- balto. 151. Vasetto da pittori, macchiato di nero. 152. Scodellotto: fondo bianco, dipinto in bleu cobalto e disegno minuto. 153. Frammento di piatto: decorato ad occhio di penne di pavone. 154. Scodellotto: fondo bianco, decorazione semplice in bleu. 155. Scodellotto primitive: fondo bianco, decorazione grab to, con foglie in giallo e verde ramina. 156. Scodellotto primitivo grafito. 157. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in bleu, ro- setta in centro e raffaelesca nel contorno. 158. Frammento simile al N. 153. 159. Scodellotto: fondo bianco, decorazione in bleu e giallo arancio. 160. Scodellotto: fondo bianco, decorazione a forme geo- metriche in giallo e bleu. 161. Frammento come il N. 153. 162. Scodellotto: fondo bianco decorato bleu. 163. Scodellotto primitivo; fondo bianco grafito, deco¬ rato a palmette in giallo e verde. 164. Scodellotto: fondo bianco, decorato in bleu e giallo. 165. Scodellotto: fondo bianco decorato a tratteggi e due crociate. 166. Scodellotto: fondo bianco, decorato in bleu e giallo. 167. Scodellotto: fondo bianco, decorato in bleu e giallo. 168. Vasetto da colori per maiolica. — 38 — 169. Scodellotto: fondo giallo, decorato con rigature in bleu. 170. Scodellotto: fondo bianco, decorato in giallo arancio e bleu. 171. Scodellotto: fondo bianco, decorato in bleu ed a- rancio. 172. Scodellotto: fondo bianco, decorato ad occhio di penne di pavone. 173. Scodellotto: fondo bianco, decorato da tre baccelli in bleu ed arancio. 174. Scodellotto: fondo bianco, decorato in giallo e spi- rale bleu al centro. 175. Scodellotto: fondo bianco, decorato in giallo bleu con tondino bleu al centro. 176. Scodellotto: fondo bianco, decorato in giallo e bleu con intreccio mandorlato nel centro. 177. Scodellotto: fondo bianco decorato in bleu ed a rancio. F. - Piattelli e Scodellotti. 178. Piattello: fondo bleu berettino, decorazione rninuta di foglie in bleu e giallo, 179. Piattello: fondo bleu berettino, decorazione con fe- stone verde, bacche e legature in giallo e ocre, nel centro decorazione simile a' frutto di cotogna. 180. Piattello concavo: fondo bianco, decorazione bleu scuro e nel centro raggiera giallo ocre. 181. Piattello concavo: fondo bleu berettino, decorato in bleu, con festone verde a bacche e legatura co¬ lor giallo ocre e cotogna nel centro. 182. Piattello simile al precedente, ma in bleu piu scuro. \ — 39 - 183. Piattello simile al precedente e nel fondo frutto di cotogna. 184. Scodellotto decorato come il piattello precedente. 185. Piattello concavo, fondo celeste e nel bordo festone con bacche e legature in giallo ocre e cotogna nel fondo. 186. Scodellotto: fondo bleu berettino, decorazione in bleu, festone verde con bacche e legature in giallo e nel fondo fregio con frutto di cotogna. 187. Piattello: fondo bleu chiaro simile al precedente. 188. Piattello: fondo bleu decorato con fiorame in bleu scuro. 189. Piattello simile al N. 186. 190. Piattello: fondo bianco, decorato in verde con un R nel centro. 191. Piattello: simile al N. 189. 192. Piattello: fondo bianco, decorato in verde con V nel centro e orlo arancio. 193. Piattello: fondo bianco, decorazione in bleu scuro con tamburo nel centro. 194. Piattello concavo: fondo bianco, decorazione in bleu. 195. Piattello concavo: fondo bianco, decorato a piccoli rabeschi in bleu con scudetto nel mezzo. 196. Piattello: fondo giallo, decorato con fitto reticolato di linee in bleu e giallo oro. 197. Piattello: fondo bianco, decorato in bleu ed arancio. 198. Piattello simile al precedente. G. - Boccali. Boccalari si dicevano in genere gli antichi tigulai faentini, derivauclone il nonie da quel vaso che fu di uso coinune di maggior commercio in tutte le epoche. I boccali si trovavano non solo presso i plebei e le Comuuita Religiose, ma pure nei palazzi dei ricchi, ove servivano ed erano di decoro alle u:euse. L’usanza si mantenne anclie al risorgere delle vetrerie di Mnrano e fino a che non venue propagato oltre la Lagu¬ na l’uso dei vetri soffiati. Cosi b ehe Boccali antichissimi, artisticainente formati e dipinti, ci danno anche oggi ana idea dell’iinportanza che avevano nelle case signorili del Medio Evo. 199. Boccale primitive*: con sola invetriatura, grafito a fogliame e con tentativo di pittura in manganese e verde ramina. 200. Boccale primitivo: con velatura di terra> bianca, dipinto con disegno semplice di verde e manganese, bagno di vernice piombifera. 201. Boccale primitivo: simile al precedente. 202. Boccale primitivo: di argilla plastica rossastra, di forma arcaica, velatura di terra bianca, sernplice- mente decorato con una Croce ansata in verde ramina. 203. Piccolo boccale arcaico: si assomiglia alle forme di simili antichi vasi romani; ha una rudimentale decorazione con fiori in manganese e verde ra¬ mina. 204. Boccale primitivo: di forma e lavorazione rozza: non ha. tracce di vernice. 205. Boccale primitivo: di argilla plastica rossastra, ve- lato di terra bianca e-dipinto a disegno semplice a riglie e tratteggi di manganese e verde ramina: ha bagno di vernice piombifera. — 41 — 206. Boccale primitive*: simile al precedente a righe in- crociate di manganese e verde ramina. 207. Boccale primitive*: simile al precedente e con tondi tratteggiati in manganese. 208. Boccale primitivo: forma arcaica di argilla pla- stica rossastra, con velatura di terra bianca, leg- giera vernice stagnifera. Decorazione relativa- mente elegante, ma semplice; con riquadri, fregi e scudo con stemma sul davanti; sono usati i soli colori primitivi, manganese e verde ramina. 209. Boccale di forma comune, nelle stoviglie faentine della seconda meta del secolo XY. Ha bagno di maiolica ed d adorno nell’ombelico di circoli e zone concentriche a vari colori; nel centro vi d la sigla di Cristo da cui emanano raggi e fiamme; 6 dipinto con zaffera, cobalto, giallo e verde. 210. Boccale simile al precedente, ma piu grande: bel- lissimo esemplare raro per la sua conservazione; d decorato da grande disegno di stile moresco con fiore nel mezzo, con colori di zaffera, bleu, man¬ ganese diluito e gialle ocre. 211. Boccale di maiolica bianca, elegantissimo di forma, decorato con solo colore bleu e disegno geome- trico di stile gotico che nel mezzo racchiude una civetta. E da credere che si riferisca all’antichis- sima famiglia « Bencivetti » che ebb'e una certa importanza a Cotignola nel 1400. 212. Boccale: smalto di maiolica ; piu piccolo ma deco¬ rato in modo simile al N. 211. con disegno di ca- rattere moresco. 213. Boccale: smalto di maiolica bianca, bell’esemplare di decorazione primitiva in densa zaffera alquanto rilevata. Fregio a forma di scudo con bacche, che racchiude una grande maiuscola di B. in disegno gotico. — 42 — 214. Boccale: simile al precedente, fregio circolare, a doppia flla di bacche, die racchiude un grande gi- glio araldico fiorentino. 215. Boccale: simile ai precedenti: racchiude nel centro del fregio un'a maiuscola gotica di M. Questi tre boccali si rinvennero insieme nello scavo fatto in Cotignola e potrebbero ricordare l’epoca di Barbara Montefeltro, poetessa che ebbe fama nel secolo XV e ando poi sposa al Malatesta di Rimini. 216. Boccale piccolo: fondo bianco decorato con tre fo- glie e pistilli a lungo gambo, a somiglianza di giglio fiorentino, in zaffera alquanto rilevata. 217. Boccale di forma primitiva: fondo bianco, decora- zione a righe e tratteggi in manganese e ricci con tre foglie di trifoglio in verde ramina. 218. Boccale: fondo bianco: decorazione a linee inter- secantesi e cerchietti in bleu, giallo ed arancio; nel centro una riquadratura o losanga racchiude un paesaggio rozzamente disegnato con torri e bacche. 219. Boccale basso a grande pancia: fondo bianco de¬ corato con rete in righe in celeste e giallo ; nel centro 6 dipinto un grande giglio fiorentino in bleu a chiaroscuro. i 220. Orcetto ; fondo bianco, decorato in bleu e giallo ocre con scritto OLIO. 221. Boccale piccolo: decorato in modo simile al N. 218. 222. Boccale: fondo bianco sporco, decorato con rete di righe in bleu sopra bleu; medaglione nel centro di mezza figura femminile, dipinta a varii co- lori. 223. Boccale: bell’esemplare di maiolica bianca primi¬ tiva, decorato molto semplicemente con linee di \ — 43 manganese incrociate diagonalmente e interposti fiori a V. in verde ramina. 224. Boccale: fondo bianco, decorazione in sola zaftera, di stile primitivo con linee e tratteggi; nel centro sigla di Cristo in carattere arcaico fra due zone di raggi tratteggiati. 225. Boccale piccolo: fondo bianco, decorazione sem- plice con fregio di colore bleu e nel centro due palmatie di colore arancio. 226. Boccale piccolo: fondo giallognolo lasciato a co- lori vivi di bleu e verde; zone concentriche con fiore giallo arancio nel mezzo. 227. Boccale piccolo: fondo bianco, decorato a rete d righe bleu ed arancio. 228. Boccale primitivo: fondo a camicia di terra bianca; decorazione molto semplice con linee di manga¬ nese e foglie lunghe verde ramina. 229. Boccale piccolissimo: giocattolo antico, scarto di fornace. 230. Boccale piccolissimo, decorato in bleu con scritto */ 10 DI LITRO misura che fu resa obbligatoria agli osti da Papa Sisto V (1585-90). 231. Boccale piccolo: fondo bianco: decorazione sem¬ plice con zone e raggiera nel centro in bleu e bianco. 232. Boccale piccolo: fondo bianco decorato a righe in- tersecanti in bleu; nel centro losanga con gratic- ciata gialla. 233. Boccale: fondo bianco, decorazione in sola zaffera a righe e nel prospetto a rete con fogliette negli interstizi. 234. Boccale: fondo bianco, decorazione simile a quella del N. 228 in manganese e verde ramina. 44 - 235. Boccale ad orcia primitiva: si avvicina assai alle antiche sagome delle figuline romane. E senza vernice affatto, raa coperto di cristallizzazioni. Pro- viene da uno scavo fatto in Cotignola. 236. Boccale: fondo bianco sporco, decorazione in bleu e nel centro e dipinto un paesaggio con uccello. 237. Boccale piccolo: decorato in bleu, nastri e svo- lazzi, nel centro una mezza figura in bleu e giallo. 238. Boccale primitive: mezza maiolica, fondo bianco sporco, zona centrale con inquadratura di stemma in bleu giallo ferraccia e verde. 239. Boccale: simile al n. 236: nel centro e dipinto pae¬ saggio con coniglio. 240. Boccale primitivo: vernice piombifera ossidata, de¬ corazione rozza in grafito e verde ramina. Piatti, coppe ed altri oggetti appesi alle pareti. Piatti a disegno grande ed a vi'vi colori, o con stemmi od imiuagini sacre o con la sigla di Cristo, quale S. Bernar- dini da Siena mise in uso nelle sue predicazioni, cioe il Jesus Homiuum Salvator; si regalavano a chi prendeva gli ordini sacri, o in circostanza di monacazione; ina ve ne erano di quelli che servivano anche per decorazioni delle pareti e si chiamavauo propriamente Piatti da pompa. Questi avevano per lo pin auclle i fori per passarvi la cordicella che li doveva tenere appesi. 241. Pezzo di fregio in terra cotta: torse appartenente alia decorazione di altare o di edicola, rivestito di maiolica nel fondo in bleu e nei rilievi in giallo oro. 242. Quattro piastrelle: facenti parte di un pavimento di camera che si dice appartenesse al Papa Cle¬ mente VIII (il quale verso la fine del 1500 ebbe — 45 — parenti ed amici in Faenza). Riproduzione fatta ad imitazione dei pavimenti dell’Alambra. 243. Piastrella circolare: fatta per appendere al muro, con una immagine della Madonna, dipinta in bleu e giallo e fregio in giro di ovali. 244. Piatto primitivo: bagno completo di invetriatura, tutto graflto a foglie e scomparti, dipinto a chiazze di manganese e verde ramina. 245. Coppa primitiva: interessantissima per la sua con- servazione; decorazione a graflto con invetriatura a manganese diluito; nel fondo vi 6 disegnato un cervo (coppa amatoria) e la rosetta quale marca delle piu antiche fabbriche faentine. Ha*semplice e rozza la pittura fatta coi due primitivi colori di manganese e verde ramina. 246. Piatto: fondo bianco, decorato in bleu, verde e giallo ferraccia; fregio ad archetti, zone nel cen- tro, fogliame con fiore di stile moresco. 247. Piatto concavo : fondo bianco, decorato con fregio di disegno simile al precedente, bleu cobalto, verde e giallo ferraccia, zone con raggiera che racchiude la sigla di Cristo, di carattere gotico. E pregievole per la bellezza del colore cobalto caratteristico nelle maioliche faentine medioevali. 248. Piatto concavo: fondo bianco, decorazione di stile primitivo con palmette all’ingiro e nel centre tre papaveri con pampini in pura zaftera e verde. 249. Piatto concavo molto grande: bell’esempio di quelli detti Da pompa, fondo bianco, decorato con dise¬ gno semplice, fregio in foglie di- quercia e nel centre zona con grande raggiera che racchiude la sigla di Cristo, in carattere gotico; dipinto in zaftera scura e diluita e giallo ferraccia. 250. Piatto concavo: fondo bianco, decorato da disegno semplice con fregio a palme e nel centre zone e — 46 — fiorame a forma di croc.e in colori bleu, zaftera e giallo. 251. Piatta concavo: fondo bianco, decorazione simile al N. 247. Nel centro zona con raggiera, sigla di Cristo in campo color giallo ocre. 252. Pialto: simile al N. 250, nel centro scudo araldico con stemma sezionato in bleu zaffera e bianco. 253. Coppa grande primitiva: genere simile a quella N. 245, ma lavorata a stecco con costole bom- bate: decorazione tutta a grafito di foglie e fregi medioevali, nel fondo mezza flgura femminile con marca rosetta; ha sola invetriatura e colorazione di manganese e verde ramina. Raro esemplare delle prime figuline faentine che si puo annove- rare fra le Coppe amatorie. 254. Piatto primitivo: coperto di velatura in terra bianca e decorato con grafito profondo per far scoprire la terra naturale; ha completo bagno di invetria¬ tura e un tentativo di pittura in manganese e verde ramina. E esempio raro di tal genere pri¬ mitivo di decorazione. 255. Piatto steso con piccolo orlo a rilievo: decorato tutto con disegno primitivo di un paesaggio, in bleu cobalto sopra bleu chiaro. 356. Grande lastra col sopra ad arco: maiolica bianchis- sima con disegno originale (forse scuola bolognese) in bleu; rappresenta la Madonna trasportata dagli angeli ed ha tutto all’ingiro un fitto fogliame a rabeschi; in basso vi 6 uno scudo con lo stemma dei Conti Laderchi. 257. Mattonella da pavimento in forma di croce: fondo bianco dipinto in bleu e giallo con disegno molto elegante. Avanzo di antico piancito di fabbrica faentina. — 47 — 258. Tondino, frarnmento di piatto o bacile: vi e un di-. segno di prato con un tordo o Colombo in bleu e riflessi di tinta metallica; sembra lavoro uscito da fabbrica faentina del secolo XVI e alluminato da qualche discepolo di Mastro Giorgio, come a quei tempi si pratico. Quadri sopra le pareti. I quadri raccolgono 12U disegni dipinti ad aoquarello presi dal vero, parte in mi sura ridotta, di ruaioliche antiche, intere o framnientarie, che appartengono all’espositore. Le tavole non sono ancora completate, dovendovisi diseguare le sezioui degli oggetti e le marelie che portano nel ro- vescio, indicando inoltre le opoelie e i nomi dei pittori o delle fabbriche dalle quali si suppoue provengano. Nella cartella della scansia 1 ) vi sono altri acquarelli che, insierue ai primi, dopo ginsta selezione dovrebbero dare principio ad una raccolta di disegui illustrauti le antiche vere niaioliche faentine che si sono raccolte o si vanno scoprendo. H. - Maioliche varie e di epoche comprese fra il 1600 ed il 1850. 271. Boccafe: fondo bianco, decorato sul davanti con flori in bleu ed arancio. 272. Boccale: fondo bianco e stemma dei frati f'ran- cescani. 273. Boccale: fondo bianco, decorazione in bleu e albero nel mezzo. 274. Boccale: fondo bianco, decorazione bleu e arancio, nel mezzo la scritta BEVI \ UGO. 275. Piastrella (posta nella scansia D). 276. Boccale : fondo scuro e paesaggio nel mezzo. 277. Boccale: fondo bianco e figura campagnola nel mezzo. 278. Vasetto da fiori: maiolica bianchissima, ad imita- zione di porcellana, probabilmente fattura del Be- nini Paolo, che 1‘u direttore della fabbrica Fer- niani nell’ultimo quarto del 1700. La forma e semplicissima ed elegante, in stile greco, con due anse formate da testine. 279. Tazza piccola: fondo bianco con dipinto un fiore di rosa a colori brillanti. E da osservare la sotti- gliezza della maiolica ad imitazione di porcellana. Si puo attribuire alia manifattura sopra citata. 280. Boccale: fondo bianco, decorazione a raffaellesche con stemma Ducale nel mezzo. 281. Piccolo boccale da bambini: fondo bianco e fiori a- rancio. 282. Boccale: fondo bianco, decorazione bleu e arancio con la scritta: LAURA | CARA | BEV1 1 PURO. 283. Boccale: fondo biknco, decorazione in bleu e stem¬ ma Ducale. 284. Boccale: fondo bianco, decorazione in bleu, arancio e nero (fabbrica degli Abruzzi). 285. Boccale grande: fondo bianco con paesaggio a piu colori sul davanti (maiolica d’Abruzzil. 286. Vaso: fondo bianco, decorazione a fiori. 287. Anfora ad uso caffettiera, con coperchio: fondo bianco, decorazione a fiori verdi. Manifattura molto elegante della Fabbrica Ferniani nella prima meta del secolo XIX. 288. Anfora simile alia precedente, ma decorata con fiori rossi a colore vivissimo. — 49 - 289. Qnfora simile alia precedente, ma decorata con fiori gialli. 290. Piatto a fruttiera: fondo bianco, decorazione in giallo con fiori, 291. Spolverino rotondo: fondo bianco e fiorellini. 292. Spolverino c. s. ottagonale: simile pittura. 293. Fruttiera con orlo: fondo bianco e decorazione in bleu. 294. Piatto concavo ovale, stampato a costole: fondo bianco e paesaggio nel centro. 295. Piatto: fondo opale, decorato ad uso maiolica giap- ponese; bell’esempio della maiolica della Fabbrica Ferniani in principio del secolo XIX. 296. Piatto: con decorazione, come la precedente. 297. Piatto: decorato c. s. 298. Scodellotto con manico: fondo bianco, decorazione a fiori. 299. Piattino frammentato: fondo picchiettato a color mar- rone, nel centro paesaggio a vivi colori, nel ro- vescio e scritto F’AENZA. ed un monogram ma composto di A. M. R. con sbarra sopra ; marca molto somigliante a quella riportata dal Malagola(1). 300. Coperchietto decorato a piccoli fiori. 301. Orcietta con manico: fondo bianco e decorazione a festoni. / 302. Vasetto decorato a fiori. 303. Bacino da cerimonia religiosa: forma di grande conchiglia, fondo bianco, decorazione a festoncini e fiori. 304. Anfora da acqua: di perfetto accompagno al sud- detto bacino. Manifattura Ferniani del principio del secolo XIX. (1) Cfr. Mem. stor. sulle maioliche faentine, Bologna, Ko- magnoli, 1888, pag. 301. — so- sos. Vasetto a base quadrata e manici: fondo bianco, decorazione a vari colori. « 306. Vaso a manici: fondo bianco, becorato bleu, verde e giallo. 307. Piccola orcia: fondo bianco, decorata a fiori. 308. Vaso a base quadrata: fondo bianco, deeorato dalla sigla della Madonna, con raggiera, 309. Vaso c. s., decorazione a colori. 310. Piatto bislungo sagomato: fondo bianco e decora¬ zione a fiori. 311. Piatto grande, sagomato e rigato: fondo bianco e decorazione a fiori. 312. Piatto sagomato: fondo opale; deeorato alia ma- niera giapponese. 313. Bomboniera con coperchio di forma ovale sagomata: fondo bianco, decorata con pitture di paesaggio e putti. E am m ire vole per la eleganza e finezza delle pitture, che imitano le miniature, e per la lucentezza della maiolica. Lavoro pregevolissimo della rinomata e antica fabbrica che rese celebre la citta di CasteUi nell’Abruzzo, specialmente nei secoli XVII e XVIII. 314. Coperchio per zucchei iera, fondo bianco e deco¬ razione a fiori. 315. Vasetto fondo bianco, decorazione a fiori. SCANSIA T. 316. Orcia da farmacia: fondo bleu cliiaro e deeorato in bleu scuro; scritta S. | D. j CICORIA | S. 317. Orcia simile alia precedente, per forma e decora¬ zione: scritta S. | V. | D. | F. I ACETO. - 51 — 318. Orcia c. s.: fondo bleu, decorazione in verde, scritto VOLPINO. 319. Orcia c. s.: fondo bleu chiaro, decorazione in bleu scuro a raffaellesche. 320. Orcia simile alia precedente. 321. Orcia c. s.: fondo bianco, decorazione in bleu, scritta S. 1 Y. I D. | ARTEMIRA. 322. Vaso da farmacia: fondo bleu chiaro, decorazione in bleu scuro; scritta PIL. FRIBUS. C. RHABAR. 323. Orcia da farmacia: fondo bleu, decorazione bleu pin scuro, sul manico una Stella giallo oro. 324. Orcia simile alia precedente: fondo bianco, deco¬ razione di alberi e scritto SU | DI 1 CINQUE | E | RADICI. 325. Orcia c. s. : fondo bianco, decorazione bleu e a- rancio, scritta O. | V. I KUTTA. 326. Orcia c. s.: fondo bianco, decorazione con stemma al centro, portante un putto e un albero. 327. Boccale : fondo bianco, decorato a fiori e corona in bleu. 328. Vaso da farmacia: fondo bleu, decorazione in bleu scuro e giallo; scritto UNG.° | ARTEMIS | MAG. 329. Orcetta da farmacia: fondo bleu, decorazione in bleu scuro; scritta DE | LIQUIRITIA. 330. Tazza a cilindro retto: fondo bianco, decorazione a colori vari con disegno di paesaggio cinese e figure; probabilmente di fabbrica veneta. 331. Tazza da brodo con manici: fondo bianco, deco¬ razione a raffaellesche. Bella maiolica di Ur- bino. 332. Orcia piccola da farmacia: fondo bleu, decora¬ zione bleu piu scuro; scritta MEL | ROSATO j ZUCCA. — 52 - 333. Orcia da farmacia: fondo bleu, decorazione bleu scuro, scritta S. | Y. | D. | PRASSIO. 334. Vaso da farmacia con coperchio: fondo bianco, decorazione bleu con immagine di Santo Vescovo: scritta: METIOCHAN. 335. Fiaschetto di maiolica: fondo bianco e decorazione con stemma fratesco e Croce. 336. Boccia da farmacia: fondo bianco, decorazione a foglie bleu arancio, fascia con scritta AQ.° | DI | SCORDIO. 337. Vaso da farmacia: forma elegante rilevata, in stile del secolo XVII; fondo bianco, decorazione a fiori, frutta e paesaggio con motivo arcliitettonico, a colori deboli con predominio del bleu ed arancio. Antica maiolica di Castelli. 338. Piatto a bacile: fondo bianco, decoraziono in bleu chiaro di raffaellesche con uccelli. Maiolica faen- tina del secolo XVIII. 339. Piatto molto grande: fondo bianco decorato nel cen- tro con stemma sostenuto da due amorini, dise- gnati molto finamente in bleu; probabilmente
  • ottiglie, ecc.); con differenti note di colore e di- segni; di epoche correnti frail XV ed il XIX se- colo; confezionati in diverse labbriche faentine e figliali romagnole; portanti leggende, insegne sa- cre, stemmi gentilizi, monogrammi, immagini di santi e segni farmaceutici; appartenenti alle an- — 55 — ticlie farmacie cli S. Michele di Bagnacavallo (Ravenna), della Civica di Castel Bolognese (Imola'l, degli Alemanni di Bologna, e di altre faentine, ravennati, forlivesi e ferraresi. Notevole il mi¬ ni ero 231. Bicchiere da viaggio, con leggenda: A PIO IX | P. O. M. | VIVA PIO NONO, e obelisco centrale portante la data 1847. Appartenuto gia al detto Pontefice in uno de’ suoi ultimi viaggi in Roma¬ gna, e per qualche tempo classiflcato da pie per- sone tra gli oggetti di personale divozione e tenuto in conto di miracoloso. Esp. il Cav. Giuseppe Strocchi di Cotignola. YETR1NA XIII. / Raccolta come la precedente. Notevole il numero. 230. Boccale in gr6s maiolicato, graffito figurato. Faenza (sec. XV). Esp. lo stesso. XIY - BANCO A SCAFFALE. 1-12. Orcioni farmaceutici, appartenuti alle antiche far¬ macie di Classe e di S. Vitale di Ravenna; parte a graffito alquanto grossolano, a smalto seppia semplice, parte a smalto bianco a graffito e de- corazioni bleu-verdi, con varie leggende. Fabbriche Faentine dei sec. XVII e XVIII. Esp. lo stesso. XY - BANCO A SCAFFALE. Raccolta di vasi farmaceutici, come al n. XII. Eps. lo stesso. — 56 VET1UNA XVI. Esp. il Can.co S. Bigiaretti di Matelica. 123 a 126. Piatti e sottocoppa, grandi, con fieri, uccelli, meandri, color seppia. Abruzzi (sec. XVII). 127. Piatto grande; decorazioni policrome, con al centro una casa rusticg.ua affiancata da fiori stilizzati. Esanatoglia (sec. XVIII). 128. C. s. con figure di uccelli e fiori, verde e rosso- seppia, con figura di castello al centro. Esanatoglia (sec. XVI). 129. G. s., restaurato, con paesaggio montano, piante, alberi e case, e cavallo in fuga, predominate sulla scena. Esanatoglia (sec. XVI). VETKINA XVII. 130. Frammenti di piatto rusticano, policromo, alia ma- niera Castellana (sec. XIX). Esp. il Dott. Briganti di Perugia. 131. Ovaiolo, con disegni di fiori e uccelli bleu. Savona (sec. XVIII). Esp. il Can.co Bigiaretti di Matelica. 132. Acquasantiera verde-gialla-azzurra, con decorazioni a rilievo, e immagine di S. Francesco al centro. Deruta (sec. XVII). Esp. il Prof. E. Aruch di Perugia. 133. Piatto con immagine di S. Giov. Battista decollato. Faenza (sec. XVII). Esp. il Sig. Enrico Gaddoni di Faenza, 134. Acquasantiera, decorata con figure di fiori e uccelli, — 57 - con angeli a rilievo, e immagine della B. V. della Concezione al centro. Deruta (sec. XVII). Esp. il Prof. Eugenio Aruch di Perugia. 135. Frammento di mattone per pavimento, con ornati in verde, giallo, manganese e bleu, di stile rae- dievale. Maniera napoletana del sec. XV. Esp. il Can.co Bigiaretti di Matelica. 136. Frammento di mattone per pavimento, sezionato a quadrati alternati di scacchi e disegni geometrici. Maniera napoletana del sec. XV. Esp. lo stesso. 137. Mattonella rettangolare di genere sacro, gigliata agli angoli in rilievo, con immagine della S. Fa miglia e monogramma IHS. Esanatoglia (?) (se- colo XVII. Esp. lo stesso. 138. Sottocoppa cerchiata con meandri bleu e seppia, portante nel centro uno stemma timbrato con elmo e lambrecchini. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 139. Mattonella decorativa, accantonata con ornati bleu e paesaggio in cuore figurante un castello. Savona (sec. XVII). Esp. lo stesso. I , 140. Ovaiolo con ornati e fiore centrale azzurro. Savona (sec. XVII). Esp. lo stesso. 141. Mattonella come al N. 139, con paesaggio di stile giapponese in cuore. Esp. lo stesso. 142. Sottocoppa sagomata in gr6s maiolicato con ornato giallo e verde, foglie, nastri, figure e stemma centrale timbrato con corona nobiliare (sec. XVII). Esp. lo stesso. - 58 - 143. Mattonella votiva rettangolare smussata con figura di pericolante e immagine di S. Pietro Apostolo, con cartello e leggenda P. V. F. E. G. E. 1653. Esanatoglia. Esp. lo stesso. VETRINA XVIII. Vasi da farmacia, come ai n. XII, XIII, XIV, XV e XVI. Esp. il Cav. Giuseppe Strocchi (i). VETRIXA XIX. Vasi rusticani in gr6s maiolicati e smalti; produzione romagnola del sec. XIX, Notasi il 232. Mattonella ovoidale con scena arcadica; opera del ceramista faentino Achille Farina, contenuta in una cornice a riflessi metallici e iridescente, di F. Pieri da Pesaro (sec. XIX) Faenza. Esp. lo stesso. (1) La collezioue del Cav. Strocclii se e notevolmente accresciuta con altri vasi di descrizione analoga ai prece- denti, sopraggiunti quando il presente catalogo era gi& stato coinpilato. Notiamo intanto raccolti ai nu. XII, XIII ecc. vari frainmenti di antiche maioliche faentine rinvenuti ne- gli scavi operati nell’anno andante in Ravenna, nella loca- lita dell’antica fabbrica del vetro, segno evidente dell’inte- ressantissima produzione di una dellc figliali delle fabbriche di Faenza cola sorte e liorite nei secc. XIV e XV. — 59 - VETRIXA XX. 144. Sotlocoppa policroma a sezioni convergenti, deco¬ rate con grotteschi e figura centrale di putto re¬ can te fiori e t'rutta. Deruta (sec. XVII). Esp. il Sig. Francesco Lignani Marchesani. 145. Vassoio di maniera abruzzese, con fiori e uccelli policromi (sec. XVII). Esp. lo stesso. 146. Sottocoppa monocroma con fiori e farfalle e ca- stello al centro. Savona (sec. XVII). Esp. lo stesso. 147. Presentatoio ad imitazione di quelli prodotti dalle antiche fabbriche eugubine, con puttini, maschere e capre in rilievo. Di fabbrica clandestina di Gubbio (sec. XIX). Esp. lo stesso. 148. Terrina sagomata a fiori gialli e verdi con testo avente una pera modellata al sommo. Pesaro (?) (sec. XVIII). Esp. lo stesso. 149. Coperchio di zuccheriera a due anse verticali con uccelli o fiori policromi. Tipo abruzzese (sec. XVII). Esp. lo stesso. 150. Vassoio sagomato, con una rama e figura centrale di s. Francesco d’Assisi. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 151. Piatto sagomato e fiorato. Pesaro (?) (sec. XVIII). Esp. lo stesso. 152. Testo di zuccheriera a disegni bleu. Esp. lo stesso. 153. Portagioielli a piccole anse, sagomato, con disegni di grottesehi e figura centrale. Deruta (sec. XVII) Esp. lo stesso. - 60 - 154. Saliera frammentata. Esp. lo stesso. 155. Vassoio a smalto bianco fiorato. Pesaro (?) (seco- lo XVIII). 156. Zticcheriera con testo, c. s. Esp. lo stesso. 157. Piatto grande a smalto bianco, con stemma della famiglia Lignani di Citta di Castello sul labbro. Esp. lo stesso. 158. Piatto decorato a secco, con ornamentazione gialla su fondo arancio e in mezzo uno stemma con cavallo rampante: della fabbrica di Fratta (?) (ora Umbertide) (sec. XV). Esp. lo stesso. 159. Zuccheriera con testo, ornamentata di fiori. Pe¬ saro (?). Esp, lo stesso. 160. Piatto monocromo, con paesaggio montano e fi- gura di putto. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 161. Cavetto di piatto simile al precedente. Esp. il Can.co Bigiaretti. 162. Piatto sagomato elittico, con rilievi gialli, bleu e ornamentazione di fiori. Pesaro (sec. XIX). Esp. lo stesso. 163. Piatto grande bicerchiato, con decorazioni poli- crome, stemma nobiliare al centro, timbrato dell’elmo baronale (partito di due famiglie). De¬ ruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. I 164. Zuccheriera con testo a fiorami. Pesaro (sec. XIX). Esp. lo stesso. - 61 — i 165. Piatto a rosette bleu e animali: della maniera del Fuina (sec. XVII). Esp. lo stesso. 166. Piatto c. s. Esp. lo stesso. 167. Tazza con ornamentazioni di fiori. Pesaro (se- colo XIX). Esp. lo stesso. 168. Piatto ovoide con rama circolare e figura di Eros al centro. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 169. Piatto ovoide, analogo ai nn. 165-166. Esp. lo stesso. 170. Tazza analoga al n. 167. Esp. lo stesso. 171. Bacino frammentato, con ornamentazioni seppia, rossa e bleu, e figure di animali. Del Fuina (Abruzzese) (sec. XVII). Esp. lo stesso. 172. Fiaschetta rusticana da viaggio. Esanatoglia (se- colo XVIII). Esp. lo stesso. 173. Saiiera a forma di cofano, con figura di rettile chimerico, policroma. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 174. Sottocoppa policroma, raffigurante il Diluvio uni¬ versale. Fabbrica di Tierchi (sec. XVJ). Esp. il prof. Aruch di Perugia. 175. Piatto piccolo ad ornati in turchino ed arancio e nel centro il motto PAX. Esp. lo stesso 176. Zuccheriera di tipo pesarese (sec. XVIII). Esp. il Can.co Bigiaretti. — 62 - 177. Testo di zuccheriera, con ornati di fiori e frutta. Pesaro (sec. XIX). Esp. lo stesso. 178. Zuccheriera con testo frammentario, con ornati di fiori. Pesaro (sec. XIX). Esp. lo stesso. 179. Saliera in forma di cofano, con stemma timbrato, di casa nobiliare. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 180. Piattino baccellato, ad arabeschi, con immagine di S. Carlo Borromeo. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 181. Testo di vaso a disegni gialli e neri. Esp. lo stesso. 182. Piatto con figure di danzatrici. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 183. Grande piatto monocromo, della maniera del Fuina. Abruzzi (sec. XVII). Esp. lo stesso. 184. Tazzina ad un' ansa, con ornati di fiori verde e manganese. Deruta (sec. XIV). Esp. il dott. Brigand di Perugia. 185. Piatto ovoide, sagomato, avente nel centro a bas- sorilievo 1’ allegoria sacra della Carita; smalto giallognolo e fogliame verde. A tergo porta la data graffita: 1774. Esp. lo stesso. 186. Tazzina con effigie di S. Caterina. Deruta (se- colo XIV). Esp. lo stesso. 187. Mattonella decorativa, con corona d’alloro cer- chiante una farfalla. Esp. lo stesso. \ — 63 - i 188. Sal iera a forma di cofano, ornata di grotteschi. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 189. Mattonella policroma da pavimento. Deruta (se- colo XV). Esp. lo stesso. 190. Ovaiolo con ornati di fieri e uccelli verdi, di ma¬ il iera abruzzese del sec. XVII. Esp. Can.co Bigiaretti. 191. Piattino in gres maiolicato con disegno opaco. Fabbrica delle Fratte (ora Umbertide). Esp. il dott. F. Briganti. 192. Sottocoppa ad ornati bleu e figura muliebre re- cante in mano una serpe e la testa di Medusa. Esp. lo stesso. 193. Testo di zuccheriera, di descriziofte analoga al N. 149. Esp. il Can.co Bigiaretti di Matelica. 194. Tazzina fremmentaria, a due anse orizzontali, mar- cata nel cavo. Deruta (sec. XIV). Esp. il Dott. Briganti di Perugia. 195. Piatto concavo di maniera castellana del sec. XIX. Esp. lo stesso. 196. Sottocoppa a smalto bianco e leggenda centrale bleu: ET | SI | SERO. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 197. Presentatoio con stemma centrale, bordo sagomato e ornati. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 198. Sottocoppa con stemma nobiliare (partito di due famiglie) al centro. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. — 64 — 199. Piatto con sterama nobiliare sul labbro. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 200. Sottocoppa con stemma nobiliare nel retro. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 201. Testo di zuccheriera, analogo al N. 193. Esp. lo stesso. 202. Autografo di Pier Paolo Mancini, celebre ceramista derutese del 1600; datato: 13 ottobre 1662. Esp. lo stesso. 203. Registro parrocchiale, autografo del suddetto Pier Paolo Mancini, parroco di S. Niccolo in Deruta, con acquarello nel frontespizio, dipinto di sua mano. Esp. lo stesso. 204. Piattello sfcodellato di maniera castellana del se- colo XIX. Esp. il Can.co Bigiaretti di Matelica. 205. Mattonella decorativa della fabbrica di Savona del sec. XVIII. Esp. lo stesso. 206. Acquasantiere in forma di tempietto con immagine della B. V. della Concezione e Angeli in rilievo. Esp. il dott. Francesco Briganti di Perugia. 207. Tazza con sezioni convergenti policrome, di ma¬ niera faentina. Esp. il Can.co S. Bigiaretti. 208. Saliera analoga al N. 188. Esp. lo stesso. 209. Ovaiuolo con ornati di uccelli e fiori seppia e bleu, di maniera abruzzese (sec. XVII). Esp. lo stesso. I — 65 — 210-211. Brocchetti a smalto bianco colla lettera C in manganese. Esp. il Sig. Francesco Lignani Marchesani. 212. Caffettiera con ornati di fiori, di maniera pesarese. Esp. lo stesso. 213. Piatto ovoidale, grande, con rama circolare deco- rativa e immagine centrale della B. V. della Con- cezione. Deruta (sec. XVII). Esp. lo stesso. 214. Piatto monocromo, analogo al N. 165. Esp. lo stesso. 415. Piatto i usticano con ornati seppia e verde ramina. Esp. il Can.co Bigiaretti di Matelica. VETKINA XXI. Esp. il Comune di Cotignola. Stoviglie appartenuto alia Casa Sforza dei Duchi di Milano, rinvenute negli scavi ope,rati nel 1898 nel palazzo omo- mmo di Cotignola (Ravenna) per cura del cav. Giuseppe Strocehi, allora Sindaco. La loro epoca rirnonta al 1500, e per il loro pregio artistico l’epoca d'oro delle ceranii- ohe maiolicate prodotte nelle migliori fabbriche faentine. (C'Jr. Viuteremsantv didascalia relativa a pag. 36). 233. Piatto scodellato con decorazioni graffite, e fronda centrale, smalto giallognolo con traccie di verde. 234. Scodella a smalto seppia con traccie di graffito. 235. Scodella a smalto azzurro con decorazioni bianche, verdi, seppia, bleu; corona a fascio circolare a giro interno con frutto di melograno centrale: e smaltata esternamente di cobalto. 236. Ciotola a smalto verde, con disegno grafito: esem- plare interessantissimo per la sua rarita. - 66 — 237. Frammento di piatto analogo al N. 235. 238. Ciotola analoga al N. 236. 239. Scodella a smalto bianco con decorazioni seppia e bleu e rosetta centrale a quattro lobi: tipo detto di Cafagcjiolo. 240. Piatto scodellato con decorazioni geometriche e ad ansa bleu e seppia. 241. Frammenti di stoviglie analoghe al numero piece- dente. 242. Frammenti c. s. analoghi al N. 235. 243. Frammento c. s. analogo al N. 239. 244. Frammento c. s. analogo al N. 233. ^ VETBIXE E BAXCH1 (dal XXII al XXVIII). Esp. il Can.co Vincenzo Biasoli di Faenza. Raccolta di frammenti, piatti, vasi, brocche, boccali, bale, servizi da tavola, stoviglie d’ornamento, d’occasione e d’uso comune, ecc., atte ad illu- strare la storia artistica e commerciale delle ma- ioliclie faentine, dalle piu antiche manifatture alle piu recenti, prodottesi specialmente nelle fabbriche piu rinomate, cioe di Ca’ Bettini (sec. XIV), Ca’ Pirota (sec. XV), Ca’ Ferniani (secc. XVIII e XIX), ecc., appartenute gia a note famiglie faen¬ tine o del contado, e in parte rinvenute negli scavi operati nella citta. Sono inoltre degni di nota alcuni interessantissimi pezzi di ceramiche d’arte, umbre, abruzzesi, pe- saresi, ecc., die sono parte non indifferente della raccolta stessa. La loro descrizione 6 in massima parte analoga ai numeri descritti antecedente- mente, e percio viene omessa. i — 67 - BANCO XXIX. Mostra Angelo Marabini di Faenza (1819-1892). 245. Grande tondo rappresentante la « Danza degli Amori»; riproduzione del quadro omonimo di Francesco Albani da Bologna (Pinacoteca Brera-Milano). Acquisto del Cav. Giuseppe Strocchi di Cotignola. 246. Grande tondo a scene mitologiche: riproduzione di pittura allegorica classica. 247. Mattonella rettangolare riproducente il quadro detto « La Madonna dei Cappuccini di Faenza »; opera di Guido Reni esistente nella Pinacoteca di Faenza. Porta la data 1891. 248-49. Tondi analoglii al n. 246. 250-51. Grandi tondi con soggetti arcadici e decorazioni all’ingiro di grottesche alia maniera di Raffaello. 252. Tondino, ritratto di Vittorio E. II. 253. Tondo analogo al n. 25U-251. 254. Terracotta di maniera Robbiana. Forli (sec. XVII). Esp. il Sig. Antonio Cortesi di Forli. Nella parte inferiore della vetriua I trovausi alcuni oggetti di ceraraica faentina esposti dalla Sig.ra Gesualda Franeia di Faenza, presentati alia Mostra qnando il presente catalogo era in corso di starupa. E ammirevole una lat- tiera, maiolicata in cobalto e ornata alia maniera giap- ponese detta del garofano; produzione della Fabbrica Ferniani del sec. XIX. GETTY RESEARCH INS 3 3125 01074 5046